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Prestito titolare partita iva e prestiti con partita iva forfettaria 2024


Finanziamento con partita iva forfettaria o come avere un prestito per chi ha partita iva al 2024


> Prestito titolare partita iva: che strade percorrere per ottenerlo? NB: quella che segue è la seconda ed ultima parte di un articolo interamente dedicato alle forme di credito alle quali può accedere un titolare di partita iva. Nella prima parte, abbiamo trattato tutte le ipotesi ed i risvolti finanziari non solo dei neo titolari di p.iva, ma ancora prima di aprirla ovvero quando grazie all'apertura di una p.iva possiamo dare vita a nuovi posti di lavoro Quindi, ove interessati a queste forme di finanziamento, rinviamo su prestiti con partita iva appena aperta. Mentre, in questa sede, ci occuperemo di come finanziare i titolari di partita iva già avviati cioè di quelli che hanno un'attività consolidata nonchè di quelli che hanno un regime iva forfettaria e dei loro momenti di crisi e delle eventuali soluzioni per superarle in particolare quando è avvenuta una segnalazione come cattivi pagatori anche con partita iva forfettaria. Diremo dei finanziamenti presso gli istituti di credito e di quelli delle associazioni di appartenenza (autonomi e libere professioni) supportati dalle figure dei Confidi ed a quali condizioni accedervi anche in regime forfettario...

> Prestiti con partita iva forfettaria e non: la priorità assoluta, qual'è? Dunque, quando vi mettete in contatto con banche e finanziarie sia on line che recandovi materialmente presso le loro filiali, prestate attenzione che, probabilmente, la prima cosa che verrà loro spontaneo proporvi sono dei comuni prestiti personali per partita iva. Perchè comuni? Perchè, malgrado il nome col quale chiamano il prodotto, sono dei finanziamenti che hanno i tassi di interessi allineati a quelli del mercato. In tal caso e qualora non ve l'abbiano proposto, dovete essere voi a chiedere qualche finanziamento che sia convenzionato con la vostra associazione di categoria. Come mai? Il motivo della richiesta si basa sul fatto che solo le convenzioni tra banca e/o finanziaria e l'associazione, assicurano dei prestiti agevolati per partita iva dove l'agevolazione riesce in alcuni casi a dimezzare il costo del denaro (gli interessi)... Non solo. Se, per qualsiasi motivo, non avete delle garanzie sufficienti a coprire l'importo richiesto, la convenzione, in alcuni casi, è collegata con uno o più Confidi i quali, come sappiamo, hanno il ruolo istituzionale di garantire fino al 70%-80% dell'importo richiesto. Niente male! Quesito: la mia attività non è rappresentata da nessuna ass. di categoria oppure esiste ma non sono iscritto? Che fare? Non è un problema! Come diremo più avanti, alcune associazioni ma, soprattutto, alcuni Confidi sono liberi di erogare e/o garantire prestiti a titolari di partita iva a prescindere se appartengano o meno ad un'associazione...

> Prestito titolare partita iva al 2024: possiamo sostanzialmente racchiudere tutti i finanziamenti a questi destinati in due grosse categorie di lavoratori: gli autonomi ed i liberi professionisti. Tuttavia, consideriamo che, sempre all'interno delle due predette categorie, includeremo le forme di lavoro organizzate in ditte individuali e/o in pmi nonchè le libere professioni organizzate in associazioni e/o società e comunque ed a prescindere dalla forma giuridica, che abbiamo una partita iva: vero unico comune denominatore.
> Prestiti per autonomi con partita iva: sono tantissimi (gli autonomi) e, ripetiamo, la migliore strategia che possono attuare è quella di rivolgersi all'associazione alla quale appartengono. Fra tante, ne vogliamo indicare una, ma non casualmente, ma per una precisa motivazione: ci riferiamo ai prestiti per artigiani con partita iva di ArtigianCassa! Ebbene, la predetta Cassa, ha la caratteristica di erogare prestiti a titolari di partita iva NON necessariamente iscritti all'albo degli Artigiani. Tuttavia, qualora non si è artigiani, si può avere accesso solo a finanziamenti per liquidità che coprono il breve, medio e lungo periodo, non ad altre forme di finanziamento quali ad esempio il leasing o l'apertura di credito in conto corrente che rimangono prerogativa degli iscritti all'albo degli Artigiani. Lo stesso dicasi per i Confidi: oramai garantiscono qualsiasi specie di lavoratore autonomo a prescindere dall'eventuale iscrizione sindacale.

> Prestiti con partita iva forfettaria o cosiddetto regime dei minimi: c'è differenza, dal punto di vista dell'accesso al credito, rispetto a non fortettari? R: no! Non c'è alcuna distinzione vuoi per una banca che per un Confidi in quanto tutto sarà relazionato al giro d'affari, a prescindere se il monte ricavi-compensi sia o meno superiore a 85000 euro.
> Credito per chi esercita una libera professione: di quest'argomento ci siamo già occupati su prestiti per liberi professionisti cui rinviamo per eventuali approfondimenti.
In merito alla libera professione, in questa sede ci preme dire che, finalmente, una norma ovvero la legge n. 172/2017, ha liberalizzato la possibilità in capo ad ogni professionista di rivolgersi ad un qualsiasi Confidi anche se non appartiene ad un Ordine in quanto, per es. non esiste. Ebbene, al 2024, chi esercita una libera professione può direttamente contattare per es. il FidiProf.eu, il ConFidi.net o ConfidiProfessionisti.it ecc. ecc.
> Prestito partita iva regime forfettario : un breve cenno va a quei titolari di partita iva in regime dei minimi che hanno il problema di avere un tale volume di affari, a volte talmente modesto, che non permette loro di finanziare somme di una certa entità. Che fare se si è in regime forfettario dei minimi? Beh, se neanche i Confidi, in base al reddito presentato, riescono a garantire la somma richiesta, chi è interessato a questa problematica, può trovare un'eventuale soluzione tra i prestiti per autonomi con reddito basso.
Passiamo alle problematiche dei prestiti a cattivi pagatori con partita iva...

> Prestiti a protestati con partita iva oppure ai cattivi pagatori titolati di partita iva: è la medesima cosa, lo stesso problema! Dunque, avete presente tutte le agevolazioni a vario titolo proposte dalle suddette associazioni e dai Confidi? Ebbene, tutte, si basano su un presupposto, inderogabile, invalicabile: che il titolare di partita iva non sia segnalato, iscritto in una centrale rischi. Conseguenza: in caso di segnalazione come cattivo pagatore, protestato etc. cessa qualsiasi aiuto, assistenza e quant'altro ad opera delle predette istituzioni. Come finanziarsi in casi del genere? Lo indichiamo sinteticamente per, poi, se volete, approfondirlo su alcune pagine suggerite: in primis, un terzo garante fideiussore, poi, qualsiasi bene che sia suscettibile di ipoteca (immobili, beni strumentali, ecc.) ovvero di essere dato in pegno (beni prezioni, polizze vita, attrezzature etc.). Maggiori dettagli su prestiti per segnalati crif senza cessione. Per finire i prestiti cambializzati con partita iva i quali sono dei prodotti finanziari che accomunano qualsiasi soggetto sul quale pesa una segnalazione in quanche banca dati. Anche in quest'ultima ipotesi, ove interessati, vi suggeriamo un risorsa presso la quale troverete una vasta serie di istituti che lo fanno nel 2024: prestiti con cambiali e chi li fa nel 2024.
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